Agosto 1940: una commissione della Regia Marina Italiana comandata dall’ammiraglio Parona visita i porti di Lorient, Saint Nazaire, Nantes, La Pallice, Le Verdon, Rochefort, La Rochelle e Bordeaux ed il 10 Agosto si incontra a Wilhelmshafen con l’ammiraglio Dönitz, comandante in capo delle forze subacquee del Terzo Reich: la grande  stima reciproca porta senza indugi a decidere di allestire una base italiana a Bordeaux che dovrà ricevere il primo sommergibile ai primi di settembre.

È nata Betasom!

O meglio è iniziata un’avventura tanto ambiziosa quanto grandiosa: organizzare dal nulla  il supporto logistico per le operazioni dei sommergibili italiani in Atlantico grazie alla professionalità, all’efficienza e all’innata inventiva italiana. Probabilmente solo il nome può essere definito poco originale, con quell’unione della lettera greca Beta, (iniziale di Bordeaux) e Som per indicare i tubetti d’acciaio sui quali garriva fieramente il tricolore italiano. Il primo treno parte dalla Spezia il 21 Agosto con il nucleo iniziale di persone diretto alla futura base; lo seguiranno altri convogli carichi di materiali fino al 27 quando verrà completato il trasferimento del personale necessario al funzionamento della base. Cosa trovano esattamente gli italiani al loro arrivo nel 1940? E come si organizzano per essere pronti in poche settimane?

Per ricostruire l’organizzazione logistica degli italiani di Betasom è stata esaminata attentamente  una grande mole di immagini storiche e documenti confrontandoli con foto e cartografie odierne. Questo lungo lavoro, svolto principalmente davanti al monitor del computer, non avrebbe condotto a questi risultati senza i ripetuti  sopralluoghi effettuati nell’area di Bordeaux.

Ecco quindi  in dettaglio come era Betasom nel settembre 1940, pronta per accogliere il Malaspina, giunto a Bordeaux il 3 Settembre, e tutti gli altri battelli che seguirono.


(per leggere la descrizione di un luogo specifico passare con il puntatore sui cerchi lampeggianti)