Regio Sommergibile Atropo (1°)

Inesorabilmente

CARATTERISTICHE TECNICHE

Cantiere: Krupp-Germania, Kiel
Impostazione: 29 Marzo 1911
Varo: 22 Marzo 1912
Consegnato: 5 Febbraio 1913
Radiazione: 23 Gennaio 1919

Caratteristiche generali: 

Tipo: sommergibile di piccolo dislocamento

Dislocamento:
- in superficie: 231 t
- in immersione: 315 t
Dimensioni:
- Lunghezza: 44,5 m
- Larghezza: 4,40 m
- Immersione: 2,58 m
Apparato motore superficie: 2 motori disesel tipo Germania, 2 eliche
- Potenza: 700 cv
- Velocità massima: 14,8 nodi
- Autonomia in superficie: 2.300 miglia a 8,5 nodi - 950 miglia a 12 nodi
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione AEG
- Potenza: 200 cv
- Velocità massima: 7,8 nodi
- Autonomia in immersione: 470 miglia a 4,0 nodi - 16 miglia a 7,8 nodi
Armamento: 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri da 450 mm
Equipaggio: 2 ufficiali,  12 tra sottufficiali e comuni
Profondità di sicurezza: 50 m

PROFILO

1911-smg-ATROPO-profilo-I.sommergibili.Italiani-1963

Generalità

Nel 1910 la Regia Marina, nell'intendimento di sperimentare un sommergibile di costruzione estera che già aveva dato ottima prova, ordinò ai cantieri "Germania-Krupp" la costruzione di un'unità di piccolo dislocamento simile ad altre già in servizio nella Marina imperiale tedesca.

Scafo
La caratteristica principale di tale tipo di sommergibile era rappresentata dalla struttura dello scafo che era formato da due involucri: uno interno a sezioni circolari chiuso agli estremi da calotte semisferiche, atto a sostenere forti pressioni, ed uno parziale leggero esterno: fra i due fasciami erano ricavati i compartimenti allagabili centrali e i depositi del combustibile. Questo tipo di scafo conferiva al sommergibile una robustezza molto superiore a quella conseguibile dai battelli con forme avviate tipo torpediniera; l'esperienza confermerà in seguito l'importanza, ai fini della resistenza, degli scafi resistenti a sezioni circolari.

Impianto di propulsione
L'apparato motore costituito da due ottimi propulsori diesel permise al battello di raggiungere una velocità alle prove 14,75 nodi, sensibilmente superiore a quella contrattuale (12 nodi); ciò dipese anche dalle modifiche fatte apportare dalla R. Marina alle forme dello scafo leggero esterno rispetto al prototipo tedesco.

L'Atropo è stato il primo sommergibile italiano ad essere attrezzato con un impianto di trasmissione radio, anch'esso, come il sommergibile, prodotto in Germania (ragion per cui, durante il conflitto, fu necessario acquistare pezzi di ricambio per tale apparato in Svizzera)

Attività

L'Atropo, dopo il suo trasferimento in Italia, iniziò la sua attività addestrativa avendo base a La Spezia (2ª squadriglia) e saltuarie dislocazioni e La Maddalena; partecipò a tutte le maggiori esercitazioni navali con le Forze Navali in Tirreno.
All’entrata in guerra dell’Italia, al comando del TV Tullio Bonamico, venne trasferito a Venezia e messo in forza alla 1ª Flottiglia, ed impiegato prevalentemente in missioni di agguato offensivo presso le basi nemiche dell’Alto Adriatico.
Nel marzo del 1918 passò al comando del TV Mario Viotti, ed operò poi, fino al termine del conflitto in missioni operative a Porto Corsini.
Negli oltre quaranta mesi di guerra, svolse una intensa attività di pattugliamento e portò a termine numerosissime missioni, tra cui quella del 23 ottobre 1915, quando, in navigazione presso Civitanova, lanciò i suoi siluri contro due torpediniere della classe “Huszar”, che però riuscirono con rapida manovra ad evitarli; e poi il 13 giugno 1916 quando Atropo, al comando del TV Giotto Maraghini e con l’eroe Nazario Sauro in veste di pilota, affondò al largo di Pago, il piroscafo austro- ungarico Albanien 1.222 tsl.
Dopo l’armistizio operò lungo le coste dalmate e partecipò all’occupazione della località di Buje, rimanendo in servizio in quella zona fino alla data della sua radiazione, il 23 gennaio 1919.

Galleria immagini

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